domenica 9 giugno 2013

(raccolti da terra) n.1


Vicino a dove abito c’è un incrocio molto grande. Il quadrante nord-ovest è delimitato da un muro, dietro al quale si aprono campi e una fabbrica abbandonata e poi i binari dei treni. L'angolo è completamente ricoperto di ex voto, targhe di marmo o di pietra, candele, fiori di plastica, preghiere e richieste di grazia: manifestazioni di gratitudine e devozione rivolte al mosaico di una madonnina incassato nel muro, con le candele accese e un sacco di fiori. A questo punto dovrei essere abituata, ma non mi abituo, e ogni volta che l’autobus si ferma al semaforo vicino al muro mi metto a leggere le targhe e qualcosa in quella fede cieca, tutto quell'amore, mi fa tremare. Alcune delle lastre di marmo sono a forma di cuore, alcune si sono staccate e sono posate a terra spaccate a metà. Molte hanno scritto solo ‘grazie’ o ‘P.G.R.’ o le iniziali di qualcuno. Molte chiedono cose specifiche o ringraziano per cose specifiche, riportano una data di quattro o venti anni fa, dicono “GRAZIE MADONNINA PER IL MIRACOLO", dicono   “GRAZIE PER GIULIA”.

Una delle targhe, invece, dice solo “TI PREGO”.

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